Cari soci, cari amici,
è necessario chiarire alcuni punti fondamentali nei confronti dell’ANFI, che in questi giorni ha creato scompiglio nei soci dei Club WCF.
Prima di tutto vorremmo ricordare e precisare un fatto: nell’ottobre 2005, a Milano, in seguito al primo decreto del Ministero dell’Agricoltura, ci fu una riunione tra i presidenti dei Club WCF e quello dell’ANFI, (anche allora era presidente Mario Ottino), riunione che aveva lo scopo di mettere d’accordo le varie associazioni italiane per il rilascio dei pedigree.
Da allora nulla è cambiato. Il Ministero dell’Agricoltura, con il suo ultimo decreto ha solamente modificato e definito quello del 2005 impartendo istruzioni all’ANFI su come applicarlo.
Tutte le dichiarazioni di questi giorni fatti da esponenti del Direttivo ANFI sono solo intimidazione e propaganda.
L’ANFI si sta accorgendo del fuggi-fuggi generale dalla loro associazione (tutti i club WCF ne sanno qualcosa… visto l’esodo) e quindi cerca di arginare questo fatto con vere e proprie fandonie.
Ci riallacciamo alla chiara dichiarazione della FIAF su questo argomento, che noi sostanzialmente condividiamo, per precisare alcuni punti fondamentali sul riconoscimento dei pedigree.
La WCC, ovvero il vertice mondiale delle associazioni feline, formato da CFA, FIFE, LOOF, TICA e WCF – che annualmente si riunisce e porta avanti interessi comuni – ha stabilito di reciprocamente riconoscere i relativi pedigree: quindi, come potete constatare anche la FIFE, di cui l’ANFI fa parte
Mario Ottino, conosciuto nel mondo dei gatti da almeno 20 anni, prima come assessore, poi come giudice ed ora presidente ANFI, ha sempre avuto atteggiamenti plateali e fatto discorsi esagerati: ne è la riprova la cassetta registrata del suo discorso all’Expo di Figline Valdarno, cassetta che circola tra gli allevatori e che è stata anche trascritta. Lascio quindi ai nostri soci dare il giusto peso a quelle parole.
Di martedi scorso una nostra telefonata agli Uffici ANFI di Torino e precisamente alla Responsabile del L.O., Sig.ra Sandra Ferrini – con la quale il SCC ha ottimi rapporti di collaborazione – la quale HA CONFERMATO che i pedigree WCF sono riconosciuti e validi, anzi non verranno più nemmeno trascritti. Rimarranno tali e quali, con il proprio numero e la propria sigla. Verrà aggiunta solamente una loro numerazione interna, e non verranno minimamente declassati: se L.O. sono L.O. rimangono, semprechè abbiano alle spalle una genealogia corretta. D’altra parte anche il nostro Libro Origini si comporta allo stesso modo;:il pedigree L.O. di un gatto di un club sconosciuto alla WCF viene trascritto in L.I.R.
Dove invece riteniamo necessaria una precisazione è proprio sulle expo. I comitati organizzatori possono, a loro piacimento e discrezione, decidere se accettare o meno i gatti iscritti in altri club; perciò se l’ANFI ha deciso di non accettare i gatti con pedigree WCF è semplicemente una scelta o “discriminazione” di questo direttivo ANFI e niente altro.
Ci è stato infatti confermato che l’attuale politica ANFI è “obbligare” i propri soci a scegliere l’Associazione nella quale vogliono stare.
IGNORIAMO quindi anche noi le esposizioni ANFI, e ritroviamoci nelle nostre esposizioni, altrettanto belle e interessanti, con giudici che sono veramente allbreed perchè conoscono tutte le razze riconosciute nel mondo felino della WCC, e portiamo i nostri gatti in un contesto moderno e dinamico che guarda al futuro.
Il Direttivo SCC